A sinistra Alessandro Calzolaio, a destra Tommaso Cotellessa, studenti Istituto Domenico Cotugno
A sinistra Antonia Melgrani, studentessa dell’Istituto Domenico Cotugno a destra Elettra Pace, studentessa Liceo A. Bafile

Nella realtà aquilana, già mortificata da 11 anni di mancata ricostruzione scolastica, le incertezze rispetto la soddisfazione del diritto allo studio sono ancora maggiori. Non solo nei M.U.S.P, Moduli ad Uso Scolastico Provvisori, si fatica di più a rispettare le distanze di sicurezza senza andare ad inficiare ulteriormente sulla qualità della didattica, ma anche le possibilità in merito alla didattica a distanza, d.a.d., sono ridotte, essendo una zona che rappresenta molte delle caratteristiche delle aree interne. Ad esempio, non tutte le zone periferiche beneficiano della banda larga, e in molte alcuni bambini o bambine non riescono a collegarsi alle aule virtuali. Riusciranno in questi mesi difficili gli alunni e le alunne, insieme alle loro maestre e maestri e personale tecnico amministrativo a ritrovare un contesto adeguato all’apprendimento? Potrà il diritto allo studio, già in condizioni precarie dovute soprattutto alla mancanza di strutture adeguate a combattere le disuguaglianze, e ulteriormente colpito dalle conseguenze del Covid-19, essere garantito anche in tutte quelle zone periferiche della provincia dell’Aquila?

Il 1 luglio 2020 la Ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina si è recata in visita a L’Aquila nel corso del suo tour di monitoraggio in merito all’edilizia scolastica su tutto il territorio nazionale. Quella della non-ricostruzione delle scuole nel cratere aquilano è cosa ben nota nelle stanze ministeriali a Roma, ha confermato la Ministra, nonostante i 45 milioni di euro già stanziati per la ricostruzione e messa in sicurezza delle scuole comunali, quindi infanzia, primaria e secondaria di primo grado. Ora ci si ritrova a far fronte ad un’altra emergenza, che si somma ad un’altra emergenza. Le precedenti esperienze inducono dunque a temere il perpetrarsi di inefficienza ed inefficacia in riferimento all’oggettiva e manifesta incapacità di gestire la cosa pubblica e i beni comuni a L’Aquila.

The Kids Are Alright – L’Aquila è il primo capitolo del progetto fotografico dedicato al diritto allo studio in Italia. Si concentra sulla realtà scolastica nel cratere della città dell’Aquila e delle sue periferie, colpite dall’emergenza Covid-19 che è andata a sommarsi a quella ancora in atto dal 2009, anno del devastante terremoto che colpì la città dell’Aquila.

@ CeciliaFasciani all rights reserved


Per guardare il secondo episodio:

BOLOGNA

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